Ecco
una occasione per gli appassionati di fiori: dopo il grande successo
di pubblico delle scorse edizioni, ritorna, in versione
autunnale come in origine, la 9^ edizione della Mostra Mercato
Giardino Jacquard: una manifestazioneaperta al pubblico che dura due
giorni, dedicata ad orchidee, piante fiori e bonsai nella magnifica
cornice ottocentesca dell’ ex area Lanerossi, del Lanificio Conte e
del Giardino Jacquard. A Schio (Vi)
Sabato 27 e domenica 28 settembre 2014, questo nuovo appuntamento florovivaistico metterà in mostra spettacolari orchidee, con specie e ibridi coltivati da appassionati Veneti, con la possibilità di assistere a lezioni di coltivazione e di incontrare produttori di fama internazionale che presenteranno in esposizione propri esemplari.
Schio è legata storicamente, culturalmente ed economicamente al complesso industriale del Lanificio Rossi, al quale vuole rendere omaggio attraverso l’allestimento di questa mostra proprio all’interno degli spazi ex industriali, attigui al Giardino Jacquard, del cortile interno della Fabbrica Alta e nell’area espositiva del Lanificio Conte. Verrà inoltre aperta per la prima volta al pubblico la prestigiosa serra che potrà riacquistare il fascino dei tempi passati, grazie a un’esposizione di orchidee.
La mostra di orchidee, diventata punto d’incontro importante per appassionati italiani e stranieri, ospiterà varietà rare e pregiate che parteciperanno al concorso “Best in show Giardino Jacquard 2014”, con premi attribuiti dalla giuria dell’Associazione Italiana di Orchidologia.
Sabato 27 e domenica 28 settembre 2014, questo nuovo appuntamento florovivaistico metterà in mostra spettacolari orchidee, con specie e ibridi coltivati da appassionati Veneti, con la possibilità di assistere a lezioni di coltivazione e di incontrare produttori di fama internazionale che presenteranno in esposizione propri esemplari.
Schio è legata storicamente, culturalmente ed economicamente al complesso industriale del Lanificio Rossi, al quale vuole rendere omaggio attraverso l’allestimento di questa mostra proprio all’interno degli spazi ex industriali, attigui al Giardino Jacquard, del cortile interno della Fabbrica Alta e nell’area espositiva del Lanificio Conte. Verrà inoltre aperta per la prima volta al pubblico la prestigiosa serra che potrà riacquistare il fascino dei tempi passati, grazie a un’esposizione di orchidee.
La mostra di orchidee, diventata punto d’incontro importante per appassionati italiani e stranieri, ospiterà varietà rare e pregiate che parteciperanno al concorso “Best in show Giardino Jacquard 2014”, con premi attribuiti dalla giuria dell’Associazione Italiana di Orchidologia.
Organizzatore
dell'evento è il Comune di Schio che si avvale della collaborazione
di varie Associazioni orchidofile, ed è diventato esso
stesso socio Istituzionale dell’A.I.O. (Associazione Italiana di
Orchidologia).
Il
progetto “Mostra Mercato GiardinoJacquard” e relativa esposizione
di orchidee ha una doppia valenza che è quella di recuperare la
memoria storica della città e di valorizzare un sito, il giardino
romantico, fatto progettare da Alessandro Rossi ad Antonio
Caregaro Negrin e realizzato tra il 1859 e il 1878 e nella cui serra
venivano coltivate le orchidee Laelia superbiens, L. perrinii,
Vanilla aromatica e Vanda tricolor.
La città di Schio ha acquisito la proprietà nel 2010 e quest'anno, grazie alla collaborazione con il Comune di Santorso, si realizza pienamente il progetto con il collegamento con il Parco e la Villa Rossi di Santorso: un bus navetta gratuito porterà infatti il pubblico, con visita guidata, a scoprire alcune stanze della Villa e il parco che, alla fine dell'ottocento, ospitava una scuola di orticoltura e pomologia e un “podere modello”, creati da Alessandro per Rossi applicarvi i più avanzati, all'epoca, sistemi di produzione agricola.
La città di Schio ha acquisito la proprietà nel 2010 e quest'anno, grazie alla collaborazione con il Comune di Santorso, si realizza pienamente il progetto con il collegamento con il Parco e la Villa Rossi di Santorso: un bus navetta gratuito porterà infatti il pubblico, con visita guidata, a scoprire alcune stanze della Villa e il parco che, alla fine dell'ottocento, ospitava una scuola di orticoltura e pomologia e un “podere modello”, creati da Alessandro per Rossi applicarvi i più avanzati, all'epoca, sistemi di produzione agricola.
Come arrivare
La Città di Schio si raggiunge in automobile seguendo la S.S. 46
del Pasubio che parte da Vicenza oppure l’autostrada A 31 Valdastico
uscendo al casello Thiene-Schio.
Parcheggi disponibili: (anche a pagamento)
- Parcheggio Dalla Costa (coperto) 330 posti
- Parcheggio Fabbrica Alta (il più vicino) 230 posti
- Parcheggio Stazione 180 posti
- Parcheggio Via Milano 250 posti
La mostra mercato Giardino Jacquard si disloca lungo via Pasubio a Schio (Vi). Presso il Lanificio Conte si terrà la mostra mercato di orchidee, presso la serra del Giardino Jacquard la mostra di orchidee e presso il cortile della Fabbrica Alta vi saranno piante, fiori e bonsai. Sarà inoltre possibile visitare con tour guidato il parco e la villa Rossi, aperti in via eccezionale per l'evento, e collegati alla manifestazione grazie ai bus navetta gratuti.
L'ingresso alla mostra è gratuito.
La storia del Giardino Jacquard
Il
Giardino Jacquard è uno dei luoghi storici dell’archeologia
industriale di Schio, giardino romantico per eccellenza progettato e
realizzato tra il 1858 e il 1878 dall’architetto vicentino Antonio
Caregaro Negrin su commissione di Alessandro Rossi, famoso
industriale dell’epoca e grande appassionato di orchidee; giardino
che lo scorso anno è quindi diventato patrimonio della Città e dei
suoi abitanti.
Il progetto originario prevedeva la nascita entro quest’area di altri impianti produttivi, che avrebbero affiancato le strutture industriali già realizzate da Rossi nell’area antistante. In realtà presto si convertì la zona in uno spettacolare spazio scenografico, ove si coniugano “natura” ed “architettura” in un insieme di chiaro gusto romantico.
All’epoca, sui tre lati del giardino si trovavano lo stabilimento per la tessitura, il teatro e, sullo sfondo, l’elemento connotativo del giardino: il complesso curvilineo della serra caldo umida, un tempo destinata da Alessandro Rossi alla coltivazione delle orchidee, di cui faceva dono ai grandi clienti della Lanerossi. L’ubicazione e la particolare struttura della serra, dotata di sistemi di riscaldamento e vani di areazione, le vetrate policrome alla veneziana, i due grandi lucernari dei due avancorpi laterali, l’obliquità della falda di copertura del settore centrale, assicuravano una luminosità diffusa, temperatura e umidità adeguate per la conservazione delle famose collezioni di fiori e piante, di cui andava orgoglioso il proprietario .
Nella zona retrostante, verso il pendio del colle, si sviluppa il ninfeo, fatto di percorsi coperti, grotte, scalinate, giochi d’acqua (ora scomparsi), sculture tra l’esotico ed il classico.
Nelle immediate vicinanze del Giardino, sorge la Fabbrica Alta, edificio simbolo del patrimonio industriale di Schio, progettata nel 1861 dall’architetto belga Auguste Vivroux su modello degli edifici industriali dell’Europa del Nord e massima espressione del grande impulso imprenditoriale impresso da Alessandro Rossi a cavallo tra ‘800 e ‘900.
Il progetto originario prevedeva la nascita entro quest’area di altri impianti produttivi, che avrebbero affiancato le strutture industriali già realizzate da Rossi nell’area antistante. In realtà presto si convertì la zona in uno spettacolare spazio scenografico, ove si coniugano “natura” ed “architettura” in un insieme di chiaro gusto romantico.
All’epoca, sui tre lati del giardino si trovavano lo stabilimento per la tessitura, il teatro e, sullo sfondo, l’elemento connotativo del giardino: il complesso curvilineo della serra caldo umida, un tempo destinata da Alessandro Rossi alla coltivazione delle orchidee, di cui faceva dono ai grandi clienti della Lanerossi. L’ubicazione e la particolare struttura della serra, dotata di sistemi di riscaldamento e vani di areazione, le vetrate policrome alla veneziana, i due grandi lucernari dei due avancorpi laterali, l’obliquità della falda di copertura del settore centrale, assicuravano una luminosità diffusa, temperatura e umidità adeguate per la conservazione delle famose collezioni di fiori e piante, di cui andava orgoglioso il proprietario .
Nella zona retrostante, verso il pendio del colle, si sviluppa il ninfeo, fatto di percorsi coperti, grotte, scalinate, giochi d’acqua (ora scomparsi), sculture tra l’esotico ed il classico.
Nelle immediate vicinanze del Giardino, sorge la Fabbrica Alta, edificio simbolo del patrimonio industriale di Schio, progettata nel 1861 dall’architetto belga Auguste Vivroux su modello degli edifici industriali dell’Europa del Nord e massima espressione del grande impulso imprenditoriale impresso da Alessandro Rossi a cavallo tra ‘800 e ‘900.
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