E' ormai cosa molto rara, ma ogni tanto
capita anche a me e per questo mi considero un'eletta, di poter
godere di deliziose giornate in compagnia.
In compagnia non solo di carissimi
amici, ma anche di ottimo cibo e splendidi vini in una deliziosa
cornice. Se a tutto questo si aggiunge anche il
fatto che, oltre a deliziare il corpo, si è provveduto anche a
nutrire lo spirito con la visita ad una stupenda ed altrettanto
inaspettata mostra sul Tibet (tesori dal tetto del Mondo), per la prima volta in esposizione in Italia, allora si
può proprio dire di aver fatto centro.
Ecco, quella di domenica scorsa è stata proprio una giornata superba,
scalfita appena appena da una pioggia pervicace e noiosa. Vorrei lasciarvi un po' in sospeso, ma
non è nel mio stile, anche se il resoconto sarà
stringatissimo.
Inizio con alcune foto, scadenti come sempre dato che sono prese con il cellulare, del Quartiere
Latino di Treviso, quartiere nato da un'attenta ristrutturazione del vecchio ospedale; di seguito, dopo il ritrovo in piazza (marito e Carlo Rampazzo in primo piano), alcune foto del ristorante che ci ha accolto: si tratta del MED, locale giovane e sbarazzino, ma dove tutto fa capire fin da subito che Andrea, il proprietario, ha
un'attenzione speciale per i propri ospiti.
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Momento di incontro nel Quartiere Latino |
Le ultime due foto sono state scattate da dentro il ristorante: si vedono la ruota del Mulino ed il canale che passa proprio sotto il ristorante, tanto che, seduti a tavola, si prova la sensazione di avere i piedi a mollo, essendo separati dall'acqua solo da una serie di cristalli a pavimento dove sono posizionati tavoli e sedie.
Non posso non fare un accenno al carissimo amico Arnaldo Toffon (nella foto successiva) nostro anfitrione e membro dell'Union Europèene des Gourmets . I membri portano al collo la fascia dell'associazione con il famoso "taste de vin", che qui si intravede appena tra i bicchieri.
E' stata anche l'occasione per conoscere Angelo Grando, Gourmet di fama
internazionale, nella foto qui sopra, Presidente dell'associazione, oltre altri illlustri fondatori, come
Sonia Moro.
Ora una piccola panoramica sugli arredi del ristorante che molte amiche blogger ameranno a prima vista, trattandosi di simpaticissimi dettagli shabby: ecco la parete interamente rivestita di scatole di vini, la credenza con mille cassettini e la vetrina di recupero.
Tralascio la descrizione del Menu, leggero e delizioso, ma posso dirvi che quello che mi ha conquistato di più sono state le spiegazioni che Angelo ed Arnaldo hanno voluto condividere con me su portate e vini.
Non posso non chiudere riportando un paio di citazioni dal sito dell'Union Europèene des Gourmets:
“Il vino anima il cibo, la bottiglia
giusta mette in movimento un piatto semplice o una portata suntuosa,
così come la bacchetta di un grande direttore d’orchestra fa
vivere lo spartito di un’opera musicale.”
E ancora:
“Il vino rende più caldo e
coinvolgente il nostro rapporto con il cibo; compie un’opera di
sollecitazione, di risveglio, ci aiuta a indagare le
caratteristiche del piatto e finisce per esaltarlo. Verrà ricambiato
dal piatto creando una reciproca gratificazione. Il vino si
fa apprezzare come sostegno alla digestione, a patto che la quantità
consumata sia moderata."
PS: nel pomeriggio ho avuto il tempo di recuperare e smaltire qualche piccolo eccesso. In ogni caso non guidavo io!
Bello! Adoro queste occasioni... Buon cibo e buon vino in un bel posto, con la giusta compagnia. Cosa volere di più?
RispondiEliminaCosì si fa, ci si diverte!
RispondiEliminaOttimo!
Ciao.