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lunedì 25 luglio 2011

Un arazzo arancione

L'estate è il momento in cui le piante ci ripagano del poco tempo che dedichiamo a loro. Una fioritura che appaga l'occhio, rallegra anche il nostro spirito e ci fa sentire in qualche modo più felici. Infatti il caffè della mattina, che già divido con gli uccellini, da oltre un mese si tinge di un arancione intenso e rumoroso, dato che la mia Bignonia è in piena fioritura e, proprio per questo, è corteggiatissima da uno stuolo di instancabili api.


La mia pianta (Campsis radicans), appartiene ad una specie che può raggiungere fino a 10 metri di altezza, con fusto legnoso sul quale si innestano molti rami flessibili; nel mio giardino è stata piantata molti anni addietro con l'intenzione di mascherare un muro piuttosto spoglio, dato che si arrampica da sola con le sue radici aeree. Durante i mesi invernali è poco decorativa dato che perde tutte le foglie, ma già in primavera si copre di un bel verde brillante. E' una pianta rustica, visto che dove abito le temperature sono spesso sottozero; consiglio però di piantarla su una parete a sud perchè ha bisogno di sole per una copiosa fioritura.


Ritengo che la bignonia con il contrasto tra le foglie verde brillante e i colori vivaci dei fiori, sia uno dei modi migliori per decorare il giardino e , nello stesso tempo, può formare una barriera per proteggere i nostri spazi. Con poco sforzo la soddisfazione può essere grande.

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