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mercoledì 15 giugno 2011

In giardino non possono mancare le Ortensie


Ho visto che a tutte piacciono molto le ortensie. Credo che sia perché sono piante generose, forti ed estremamente adattabili: amano l'ombra, ma possono crescere abbastanza bene anche al sole e chiedono veramente molto poco perché vivono in ogni tipo di terreno a condizione che ci sia un regolare apporto d'acqua ed un buon drenaggio e non temono i rigori dell'inverno, tanto da resistere bene sino ai sei o sette gradi sotto zero.
Anche la potatura è abbastanza semplice; le più comuni (macrophylla) fioriscono sul legno dell'anno precedente e quindi basta ripulire i rami secchi, rimuovere i vecchi fiori ed eliminare gli steli più deboli togliendo l'ultima coppia di gemme.


Le riviste mi confermano che il vecchio fiore non va tolto sino a primavera perché si pensa sia di protezione al nuovo germoglio; tuttavia alcune ortensie (ad esempio le lacecap), perdono tutti i loro fiori con il gelo invernale.


Suggerisco anche, nelle piante di cinque-sei anni di età, di togliere circa un terzo dei nuovi rami nati al livello del suolo, così da dare luce all'interno della pianta e permettere una vigorosa lignificazione. A volte è addirittura necessario, in presenza di inverni molto piovosi e con abbondanti nevicate, come nelle mie zone, effettuare una pulitura abbastanza radicale della pianta, anche se per l’anno successivo si perde parte della fioritura.
Le ortensie rampicanti, invece, richiedono una potatura molto limitata, che serve più che altro a contenerne la crescita.
Per la quercifolia, molto gradita e di facile reperibilità nei vivai, solo potatura di riordino.


In ogni caso la potatura non è essenziale: se lasciate crescere allo stato naturale, limitandosi in primavera a togliere rami e fiori secchi, le ortensie ci ripagano con cespugli grandi e dalle forme irregolari, ma con fioritura abbondante anche se i fiori saranno più piccoli.

Il fiore dell’ortensia per forma, lunghezza dei rami e durata, si presta ad essere reciso per essere conservato durante la stagione invernale: per conservarlo a lungo va tagliato alla fine dell’estate perché quelli che sembrano petali, sono in realtà foglie trasformate e a settembre divengono più dure e resistenti assumendo una interessante nota di colore verde.

Un vaso di ortensie, inoltre, può rappresentare, se collocato sapientemente, un vero e proprio elemento di arredo, anche se non sono destinate agli interni.


Per la riproduzione delle ortensie si ricorre alla talea, da effettuarsi da aprile ad ottobre, oppure alla divisione delle radici, facile e sicura.

4 commenti:

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